Milano, 12 feb. (LaPresse) – "Come membri della comunità scientifica e accademica dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna siamo fortemente colpiti e turbati dalle notizie circa l'arresto nei giorni scorsi di un membro della nostra comunità universitaria. Chiediamo con forza che i rappresentanti del nostro governo e della Commissione europea, che si sono peraltro già tempestivamente attivati, seguano con attenzione la vicenda affinché i diritti fondamentali di Patrick Zaki non siano in alcun modo violati". E' il testo della mozione approvata dal senato accademico dell'Università di Bologna su proposta del magnifico rettore Francesco Ubertini, di comune accordo con il consiglio d'amministrazione, i direttori e le direttrici di tutti i dipartimenti e le presidenti di Campus, la consulta del personale tecnico-amministrativo e il consiglio studentesco.

"Forti dei valori che contraddistinguono a tutti i livelli la comunità accademica, quali la libertà di pensiero, l'importanza del pensiero critico, la responsabilità e l'impegno sociale, ribadiamo la necessità di difendere, in ogni sede, e con ogni strumento, i diritti umani e più in particolare il diritto alla libertà individuale, i diritti politici e la tutela della libertà d'espressione", si legge nella mozione.

"Assicuriamo tutto il nostro impegno affinché Patrick Zaki possa tornare al più presto a frequentare le nostre aule universitarie. Fino ad allora, consideriamo nostro compito fare tutto il possibile perché il governo italiano e l'Unione europea non smettano di prodigarsi in ogni modo per favorire il rientro di Patrick nella nostra comunità", conclude il senato accademico.

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