Nadia Zenato parla delle conseguenze del virus di Wuhan sul commercio dei vini italiani nel mercato orientale
La chiamano 'lady wine' perché lei, Nadia Zenato, del vino ha fatto la sua passione, rilevando l'azienda di famiglia, nota anche per l'export in Cina. Delegata per la Regione veneto dell'associazione nazionale 'Le Donne del vino', Zenato racconta a LaPresse quali siano le conseguenze del Coronavirus sugli affari di un settore in espansione come quello del commercio dei vini italiani nel mercato orientale.
Registrate anche voi un 'effetto Coronavirus'?
Per quello che riguarda il mondo del vino, noi non ne risentiamo così tanto perché la quota di mercato italiano in Cina per ora è pari al 5 per cento, mentre i vini francesi occupano una grossa fetta del mercato cinese, pari al 40 per cento. È il mondo del fashion che perde i clienti in quanto i cinesi non possono più viaggiare verso l'Italia. Tuttavia, per quanto ci concerne, l'effetto Coronavirus si registra soprattutto sul calendario degli eventi in programma per promuovere i nostri vini in Cina. Abbiamo dovuto rinviare di qualche mese.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata