Rappresentano il 5,2% della popolazione: 204 mila vivono completamente soli
Sono tre milioni e 100mila le persone in Italia che, a causa di problemi di salute, soffrono di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali. Rappresentano il 5,2% della popolazione del BelPaese. A segnalarlo è l'Istat nel rapporto 'Conoscere il mondo della disabilità. Gli anziani sono i più colpiti: quasi 1 milione e mezzo di ultra settantacinquenni si trovano in condizione di disabilità e 990.000 di essi sono donne. Il 26,9% di queste vive sola, il 26,2% con il coniuge, il 17,3% con il coniuge e i figli, il 7,4% con i figli e senza coniuge, circa il 10% con uno o entrambi i genitori, il restante 12% circa vive in altre tipologie di nucleo familiare.
La 'geografia della disabilità' vede al primo posto le Isole, con un'incidenza del 6,3%, contro il 4,8% (il valore più basso) del Nord. Le Regioni nelle quali il fenomeno è più diffuso – fa sapere ancora l'Istituto nazionale di statistica – sono l'Umbria e la Sardegna (rispettivamente, l'8,7% e il 7,3% della popolazione). L'incidenza più bassa si registra invece in Veneto, Lombardia e Valle d'Aosta (4,4%). Considerando gli attivi, cioè gli occupati e le persone in cerca di occupazione, il gap tra la popolazione con limitazioni gravi e il resto della popolazione aumenta, infatti, sono il 49,4% tra i primi e il 72,6% tra i secondi.
Le persone con disabilità – sottolinea ancora l'Istituto nazionale di statistica – raggiungono posizioni mediamente meno elevate nella carriera lavorativa, circa il 54% sono operai o lavoratori in proprio (50,4% nel resto della popolazione), il 46% è un dirigente, libero professionista o quadro (49,6% nel resto della popolazione). Una misura indiretta della qualità del lavoro è il grado di soddisfazione per le mansioni svolte: la quota dei soddisfatti tra gli occupati con limitazioni gravi è al 65,4%, tra le persone senza limitazioni sale al 75,9%.
204mila vivono completamente soli
Oltre 600mila persone in Italia con limitazioni gravi vivono in una situazione di grande isolamento, senza alcuna rete su cui poter contare in caso di bisogno; di queste, ben 204 mila vivono completamente sole. Il 43,5% delle persone con limitazioni dispone di una rete di relazioni, un valore assai inferiore a quello relativo al resto della popolazione: 74,4%. La limitazione grave costituisce un ostacolo alla partecipazione culturale: solo il 9,3% delle persone che ne soffrono va frequentemente al cinema, al teatro, a un concerto o visita un museo durante l'anno. Nel resto della popolazione il dato si attesta al 30,8%. I problemi di accessibilità, ancora, riducono la partecipazione culturale: solo il 37,5% dei musei italiani, pubblici e privati, è attrezzato per ricevere le persone con limitazioni gravi; appena il 20,4% di essi offre materiale e supporti informativi (percorsi tattili, cataloghi e pannelli esplicativi in braille).
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata