Milano, 27 nov. (LaPresse) – Mentre l’Italia fa la conta dei danni subiti a causa di frane e alluvioni che hanno devastato il territorio, il Codacons presenta oggi una denuncia penale a 20 Procure della Repubblica contro le amministrazioni regionali, chiamando in causa il 'Piano nazionale 2019 per la mitigazione del rischio idrogeologico' e un possibile disastro ambientale. Il piano in questione, noto anche come Piano ProteggItalia, è stato adottato con decreto del presidente del Consiglio del 20 febbraio e approvato sia dal Cipe con la delibera n. 35 del 24 luglio 2019, sia dalla Corte dei conti lo scorso settembre, spiega il Codacons. Il provvedimento individua un elenco di progetti e interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili sul fronte della messa in sicurezza del territorio, “aventi carattere di urgenza e indifferibilità”, e mette da subito a disposizione delle Regioni 320,3 milioni di euro per finanziare 263 interventi volti a contrastare frane e alluvioni. Analizzando la ripartizione dei fondi individuati dal ministero dell’Ambiente nell'ambito del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, spiega il Codacons, si scopre che le regioni col maggior numero di progetti finanziati sono Lazio e Veneto, rispettivamente con 35 e 34 interventi, seguite dalla Toscana e dalla Campania a quota 25 e 22. Il Piemonte ha ottenuto invece la quota maggiore di risorse (34,8 milioni di euro), seguito da Veneto e Lombardia (29 milioni di euro circa).
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