Il premier allo stabilimento in sciopero. Ressa intorno al capo del governo. Un lavoratore: "Non ci rappresenta". "Vogliamo vivere", uno degli slogan. Il presidente del Consiglio: "Io sono venuto qua". "Nessuno scudo per Mittal presidente", grida la folla
Il premier Giuseppe Conte è arrivato negli stabilimenti di Taranto dell'ex Ilva. Il presidente del Consiglio è stato accolto da una serie di cori di protesta da parte degli operai, che da questa mattina sono in sciopero. Intorno al premier si è formata una ressa. Conte, ha immediatamente cercato il confronto con i lavoratori e ha ripetuto più volte "sono qua, sono venuto", mentre uno dei lavoratori gli urlava: "Non ci rappresenta". "Sono qui oggi per parlare con tutti", ha sottolineato poi il presidente del Consiglio.
"Togliti il cappuccio, io vengo qui senza maschera", ha poi detto il premier rivolgendosi ad un contestatore, secondo quanto ha intercettato uno dei microfoni delle tv presenti. "Da quando siamo stati messi in cassa – ha sostenuto un operaio – siamo indesiderati non possiamo entrare. E' un impianto a ciclo continuo non lo conoscete vi ci portiamo noi". "Di Mittal non abbiamo neanche le tute", ha ancora detto un altro lavoratore. "Basta chiacchiere. Qui sono più i morti che i bambini. Vogliamo la chiusura. Noi vogliamo vivere. Vai in ospedale. Vai a vedere i bimbi fare le chemio", ha affermato un altro operaio. "Nessuno scudo per Mittal presidente", è un'altra delle richieste arrivate dal gruppo di persone che si è raduntao intorno a Conte.
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