Milano, 4 nov. (LaPresse) – Avrebbe insultato Giovanni Falcone, il Radicale Antonello Nicosia, assistente parlamentare tra i 5 destinatari del fermo emesso dalla Dda di Palermo ed eseguito dal Ras dei carabinieri e dalla Guardia di finanza. Intercettato, giudicava con disprezzo il giudice ucciso da Cosa Nostra nel 1992 a Capaci. Le sue parole, pronunciate al telefono, sono contenute nel decreto di fermo a firma dei pm della Direzione distrettuale antimafia palermitana. Secondo gli investigatori Nicosia è vicino al latitante Messina Denaro.

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