Il Comune di Courmayer  chiude la strada della Val Ferret e la strada per Rocheroft.: "Potenziale pericolo per il Planpincieux". Evacuate alcune case

È stato registrato il potenziale rischio glaciale legato al ghiacciaio di Planpinceux sul Monte Bianco. Lo comunica la Fondazione Montagna sicura, che su Facebook riporta l'ordinanza del Comune di Courmayer (Aosta) secondo cui, a partire dalle 19.30 di oggi, saranno chiuse la strada comunale della Val Ferret – tra le località Montitaz e Planpinceux – e la strada interpoderale per la località Rocheroft.

"L'analisi dei dati di movimento correlati ad altre osservazioni della massa glaciale del Planpincieux – fa sapere il Comune di Courmayer in una nota – hanno evidenziato, da quanto riportato dalle Strutture regionali e da Fondazione Montagna Sicura, un potenziale pericolo di crollo, senza tuttavia poterne prevedere da un punto di vista temporale l'esatto momento, di un volume stimabile in massimi 250mila m3. Si sottolinea che in questa situazione non si ha a disposizione un vero sistema di monitoraggio tale da consentire l'attivazione di preallarmi o allarmi al superamento di soglie definite". lI Comune poi ha reso nota l'evacuazione di alcuni palazzi e case.

"A seguito delle segnalazioni pervenute dalle Strutture regionali e dalla Fondazione Montagna Sicura – evidenzia il sindaco Stefano Miserocchi – si è rilevato un significativo incremento della velocità di scivolamento del ghiacciaio Planpincieux nell'ultimo periodo. In base agli scenari presentati per motivi di sicurezza e incolumità pubblica, abbiamo dovuto adottare tali misure poiché lo scenario di eventuale caduta della porzione di ghiacciaio interessa questa volta il fondo valle antropizzato, in particolare la strada comunale di accesso alla località Planpincieux (che non rientra negli scenari). L'incolumità pubblica è prioritaria per l'Amministrazione comunale". "Tali fenomeni testimoniano ancora una volta come la montagna sia in una fase di forte cambiamento dovuto ai fattori climatici, pertanto è particolarmente vulnerabile. Nella fattispecie – sottolinea il primo cittadino – si tratta di un ghiacciaio temperato particolarmente sensibile alle elevate temperature. Il lavoro di monitoraggio è costante, grazie alla collaborazione con le Strutture regionali e con la Fondazione Montagna Sicura, ed è volto a garantire l'adozione di misure di sicurezza per l'incolumità pubblica e a valutare le prossime azioni e possibili scenari collegati".

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