Grazie al social Amicopolis consentivano l'acquisto di pacchetti d’investimento non autorizzati e con rendimenti fuori da ogni logica di mercato e facevano vendere e comprare beni attraverso la propria piattaforma informatica sfruttando la buona fede degli esercenti commerciali che erano accreditati. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno eseguito perquisizioni e sequestri, su tutto il territorio nazionale, di siti web e conti correnti riconducibili alla società Amicopolis. Indagati i gestori del social network, responsabili del reato di esercizio abusivo dell’intermediazione finanziaria, in quanto mai autorizzati, da parte della Consob, alla commercializzazione di strumenti finanziari. Il social prometteva inoltre lauti guadagni per gli utenti registrati, da realizzare sia attraverso la condivisione di immagini e video, sia attraverso la sola partecipazione attiva al social stesso (post, commenti e like).

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