Così l'imprenditore parlava con il figlio nel maggio 2018. Il riferimento, come si legge nelle carte, è all'ex sottosegretario leghista indagato per corruzione
"Allora Salvini non sa dove mettere Armando, poi io gli ho detto che deve fare il vice ministro con la delega dell'energia e lui lo ha chiesto a Salvini e Salvini ha chiamato anche casa nostra ieri". Così Paolo Arata, parlava con il figlio Francesco nel maggio del 2018 nelle intercettazioni riportate nell'informativa della Dia di Trapani nell'inchiesta sul mini eolico. Il riferimento, come si legge nelle carte, è all'ex sottosegretario leghista indagato per corruzione.
Paolo e Federico Arata puntavano a sponsorizzare Siri per un incarico nel Governo anche attraverso il Quirinale: "Nella serata del 17 maggio 2018 – si legge nell'informativa della Dia di Trapani – Federico Arata chiama il padre Paolo dicendogli senza mezzi termini che Armando Siri lo aveva chiamato poco prima chiedendogli di contattare l'ambasciatore americano in Italia (verosimilmente Lewis Michael Eisenberg) affinché costui intervenisse sul presidente Mattarella per 'sponsorizzarlo' per un incarico governativo, poi aggiungeva che aveva provato a chiedere al cardinale Raymond Leo Burke di avvicinare il suddetto ambasciatore, senza ottenere l'effetto sperato, atteso che il cardinale gli aveva riferito di non avere rapporti con quel diplomatico".
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