"Lo speravo perché Laura capisse veramente cosa ha fatto, si rendesse conto di tutto il male che ha fatto, soprattutto al padre dei suoi figli. E anche a sua madre che era parte della nostra famiglia". Queste le parole di Gabriella Guerra, cognata di Laura Taroni, dopo la sentenza della Corte d'Appello di Milano che ha confermato la condanna a 30 anni all'infermiera killer di Saronno accusata di aver ucciso con un sovradosaggio di farmaci. "Il male peggiore non ce l'ha lei, ma tutte le persone che continuano a soffrire. Non si rende conto del male che ha fatto".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata