Operazione dei carabinieri contro i clan Contini, Mallardo e Licciardi. Sequestrati 130 milioni. Ricostruita la gerarchia dell' organizzazione attiva nel nord di Napoli

Duro colpo alla camorra. Arrestati oltre 100 esponenti dell'alleanza di Secondigliano. Imponente operazione all'alba dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Napoli, con l'esecuzione su tutto il territorio nazionale di 126  provvedimenti cautelari emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica partenopea nei confronti di appartenenti ai clan Contini, Mallardo e Licciardi. L'attività di indagine è stata condotta anche con l'apporto investigativo della polizia di Stato e della Dia. 

 La maxi-operazione ha portato al sequestro di beni per oltre 130 milioni di euro e all'arresto di 126 affiliati ai clan  facenti capo all'Alleanza di Secondigliano. Il blitz ha interessato non solo la provincia di Napoli e altre località del territorio nazionale ma anche diversi Stati esteri, dove i militari dell'Arma – tramite l'Interpol – si sono avvalsi della collaborazione delle locali forze di polizia.

Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, hanno portato alla contestazione agli indagati di numerosi reati che vanno dall'associazione di tipo mafioso al traffico di sostanze stupefacenti, all'estorsione, all'usura, al riciclaggio ed altri gravi reati. Di fatto, secondo gli inquirenti, sono stati ricostruiti gli assetti gerarchici interni all'Alleanza di Secondigliano e sono stati documentati i numerosi reati commessi dagli affiliati, "indicatori della pervicace capacità di intimidazione esercitata sul territorio e, in alcuni casi, anche di ingerenza all'interno di strutture pubbliche".

 

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