Ventidue gli arresti nell'ambito della maxi operazione

Ventidue arresti e un nuovo duro colpo al clan Casamonica con un'operazione che aggredisce le piazze di spaccio rifornite dal gruppo e dimostra quanto ne sia cresciuto il potere nella Capitale. Da Porta Furba, dove il clan ha storica,ente il suo quartier generale, il traffico di stupefacenti dei Casamonica si è esteso attraverso decine di piazze in tutta l'area di Roma Sud, dal Casilino a Tor Marancia, passando per Anagnina, Appio Latino, Tuscolano, fino a Garbatella e Eur.
Una rete di accordi tra i boss e gruppi più piccoli che gestivano lo smercio della droga nell'intero quadrante sud di Roma, e venivano riforniti di cocaina e altre droghe dal clan capace di 'ordinare' dalla Colombia sette tonnellate di coca purissima da far arrivare in Italia, su voli privati.

"Il dato di novità che emerge dalle investigazioni condotte nell'odierno procedimento – si legge nell'ordinanza firmata dalla gip Maria Paola Tomaselli che ha portato a 22 arresti – consiste nel fatto che i Casamonica agiscano, per la realizzazione dei fini del programma associativo, in base ad una struttura ramificata sul territorio ed articolata in più piazze di spaccio, ma pur sempre operanti in un contesto unitario assicurato dal costante raccordo tra i vari soggetti posti al vertice delle rispettive articolazioni".

A capo del traffico internazionale di droga che riforniva la città, c'era il boss, Salvatore Casamonica, già arrestato nel luglio del 2018, e tuttora detenuto in regime di 41 bis a Sassari. Delle 22 persone arrestate nell'operazione dei carabinieri della compagnia Casilina, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, cinque sono già in carcere a seguito di precedenti indagini.
 

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