Secondo la testimonianza, Giulio Regeni  sarebbe stato scambiato per una spia inglese e per questo rapito e ucciso

Sul caso Regeni spunta un super testimone che avrebbe ascoltato, per caso, la confessione di uno dei cinque agenti iscritti nel fascicolo dell'inchiesta sull'omicidio del ricercatore friulano. La procura di Roma ha inoltrato venerdì una rogatoria in dodici punti, nell'ambito del lavoro di condivisione giudiziaria in corso con la procura del Cairo che comprende elementi investigativi e spunti da approfondire.

Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, della nuova rogatoria fanno parte elementi che nascono dagli ultimi sette mesi dell'attività di Ros e Sco, che indagano dal 2016 sull'omicidio del ricercatore friulano, tre memorie frutto dell'attività difensiva della famiglia del giovane, depositate tra marzo e aprile, e alcune dichiarazioni di recente acquisite dagli investigatori, coordinati dal pm Sergio Colaiocco. In particolare le acquisizioni fanno riferimento a quanto detto da un testimone che avrebbe ascoltato, in circostanze casuali uno dei 5 ufficiali formalmente indagati dalla procura di Roma parlare di Giulio e alla sera del rapimento. "Regeni l'abbiamo sequestrato noi" avrebbe detto l'uomo spiegando, a un'altra persona, che il ragazzo sarebbe stato scambiato per una spia inglese. "L'abbiamo caricato in macchina e picchiato. Io stesso l'ho colpito più volte", avrebbe aggiunto l'uomo, senza sapere di essere ascoltato da quello che potrebbe diventare il teste chiave dell'indagine.
 

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