Possibile svolta nelle indagini sull'omicidio di Giulio Regeni, tre anni fa, al Cairo. Un supertestimone ha riferito di aver ascoltato uno degli 007 egiziani indagati dalla Procura di Roma per la morte del ricercatore friulano Lo scrive il Corriere della Sera. L'agente avrebbe ammesso il suo coinvolgimento nel sequestro del giovane. "Credevamo che fosse una spia inglese, lo abbiamo preso, io sono andato e dopo averlo caricato in macchina abbiamo dovuto picchiarlo. Io l'ho colpito al volto", avrebbe raccontato l'uomo, ritenuto attendibile dai magistrati capitolini che hanno inviato al Cairo una nuova rogatoria nella quale si chiedono riscontri e conferme.
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