Il macabro ritrovamento era stato fatto sabato sera: il corpo era stato fatto a pezzi

Gli investigatori della Squadra Mobile di Milano hanno fermato due uomini nell'ambito dell'inchiesta sul cadavere smembrato e bruciato, scoperto sabato sera ai margini di un gabbiotto dei rifiuti condominiale al civico 25 di via Cascina dei Prati, nella zona Bovisasca.

Da quanto si è saputo si tratta di due colombiani, conoscenti della vittima. Dai primi accertamenti medico legali è emerso che il cadavere appartiene a un uomo, anch'egli colombiano. Era ospite di un connazionale di 38 anni, che lo avrebbe ammazzato con un fendente alla gola al culmine di una lite, nata per futili motivi durante una festa. La vittima è stato portato in una stanza dell'appartamento al piano terra di una villetta con giardino e, secondo gli inquirenti, tagliato a pezzi con un'accetta. Il corpo è stato, quindi, messo in un trolley e portato dal 35enne e da un complice 21enne da poco arrivato in Italia fra i rifiuti abbandonati in un palazzone popolare. La spazzatura e il corpo, poi, sono stati cosparsi di benzina e incendiati.

I due colombiani sono stati fermati domenica sera. Il più giovane si stava imbarcando all'aeroporto di Malpensa su un volo diretto a Madrid da cui poi sarebbe ripartito per il Sudamerica. Il macabro ritrovamento era stato fatto dai vigili del fuoco, intervenuti per un incendio di rifiuti in un angolo di un condominio, anche fra mobili e divani in fiamme. Non era stata tagliata solo la testa, ma pure le braccia e le gambe: i pezzi sono stati trovati accanto al cadavere. Nel piccolo appartamento del 38enne è stata trovata l'accetta sporca di sangue e un carrello, anche quello imbrattato di sangue, con cui è stato portato il trolley con la vittima fino al vicino cassonetto.

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