Catania, la ragazza violentata ha chiesto aiuto, ma nessuno è intervenuto

Catania, la ragazza violentata ha chiesto aiuto, ma nessuno è intervenuto

La diciannovenne americana stuprata da tre giovani è riuscita a mandare messaggini via Whatsapp a un amico e a chiamare il 112. Ma nessuno è riuscito ad arrivare a salvarla

Ha mandato richieste disperate di aiuto via Whatsapp a un amico e al 112. Nessuno l'ha aiutata, nessuno è intervenuto. Poteva essere evitato lo stupro della ragazza americana di 19 anni a Catania, se solo l'amico "Salvo" avesse avuto più coraggio. Dal 112, in realtà hanno provato a richiamarla, ma i suoi aguzzini le strappavano il telefono di mano e chiudevano la comunicazione. Emergono particolari incredibili e raccapriccianti nella vicenda di questo stupro perpetrato da tre ragazzi "per bene" ai danni di una giovane straniera in Italia per fare la baby sitter "alla pari". Questo nuovo aspetto della vicenda viene riferito da Repubblica.it che ha i testi delle telefonate e dei messaggi.

"Quando mi hanno spinta in macchina con forza, sono riuscita a mandare un messaggio vocale a un amico – ha raccontato la giovane agli inquirenti – gli ho sussurrato: 'Per favore aiutami, ci sono dei ragazzi, non voglio'. E lui, prima mi ha risposto che non capiva, poi che non aveva l'auto e non poteva aiutarmi. Una cosa assurda"

Durante l'aggressione, la giovane è riuscita a usare diverse volte il cellulare. Ma "Salvo", l'amico al quale si è rivolta disperata ha risposto che non capiva e che non aveva l'auto per intervenire. Al 112 non avevano, evidentemente i mezzi (o non ci hanno pensato) per localizzare la provenienza della chiamata di aiuto.

Salvini – Sulla vicenda è intervenuto il ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Per i vermi violentatori di Catania, che hanno stuprato una turista, nessuno sconto: certezza della pena e castrazione chimica!". 

 

 

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