L'uomo l'ha aggredita a colpi e morsi preso da un raptus di rabbia. La piccola, che era stata messa in coma farmacologico, si è svegliata
E' ancora ricoverata nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Bambino Gesù la di 22 mesi giunta nella notte di mercoledì al Pronto Soccorso dopo essere stata picchiata dal compagno della madre. La situazione clinica – si legge nel bollettino medico dell'ospedale – è in lento miglioramento. I parametri cardio-respiratori sono stabili. La bambina è stata estubata, è cosciente e ha ripreso l'attività respiratoria spontanea. La prognosi rimane riservata.
Mercoledì la madre della vittima è rientrata in casa, dove aveva lasciato il compagno 25enne con la piccola. Appena l'ha vista ha capito quello che era successo: non era la prima volta che l'uomo aggrediva la bimba ma questa volta le sue condizioni sono apparse subito gravi. La madre si è precipitata con la figlia in braccio verso il più vicino ospedale. Quando è arrivata al presidio ospedaliero di via Achille Grandi, a Genzano, le è stato detto che doveva spostarsi altrove perché la struttura non era munita di pronto soccorso.
La bambina nel frattempo aveva perso i sensi e la donna è crollata: presa dal panico, ha gridato che qualcuno la aiutasse, urlando tutto il suo dolore. Nel giro di poco, sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato di Genzano mentre la bimba veniva trasportata d'urgenza in un altro ospedale dove i medici riscontravano un trauma cerebrale serio che imponeva il trasferimento al Bambino Gesù.
Dopo aver parlato con la madre della bimba, i poliziotti hanno rintracciato il 25enne che ha precedenti per stalking e lesioni. Durane l'interrogatorio, l'uomo ha dapprima negato ogni responsabilità, poi ha ceduto: "Non so cosa mi è preso", ha detto, ammettendo di aver colpito la piccina in un raptus di rabbia. Fermato con l'accusa di maltrattamenti e tentato omicidio, è stato portato in carcere a Velletri, dove nei prossimi giorni sarà interrogato
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