LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di venerdì 8 febbraio 2019
Francia vs Italia – La Francia ha richiamato l'ambasciatore Christian Masset "per consultazioni". Non succedeva dal 1940. Poco più tardi (il 10 giugno 1940) Mussolini, dal balcone di Piazza Venezia, annunciò che "la dichiarazione di guerra è stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia". Ovviamente non siamo a quei punti, ma l'incidente diplomatico c'è tutto. Parigi ci accusa di "ingerenze e attacchi senza precedenti". Il riferimento ai giudizi di Salvini sui temi delle migrazioni e all'incontro di Di Maio e Di Battista con i leader dei "Gilet gialli", è evidente. E ieri, il Viminale ha attaccato la gendarmeria di frontiera francese per i controlli sui treni al confine che generano disagi e ritardi. Salvini ha detto che lui non vuole litigare con nessuno e che è pronto a incontrare il governo francese, ma ha attaccato ancora Parigi sui respingimenti alla frontiera e sui terroristi italiani ospiti in Francia. Molti, a cominciare dal presidente Mattarella ("difendere e preservare il rapporto con la Francia") e dallo stesso Conte, hanno espresso preoccupazione perché la Francia è nostro partner in tantissime cose. Far salire ancora la tensione sarebbe davvero pericoloso perché, poi, tornare indietro diventerebbe difficile. Cosa faranno e diranno oggi, Conte, Salvini e Di Maio per evitare che la situazione degeneri?
Ponte Morandi – Comincia oggi a Genova (presente il premier Conte) la demolizione del moncone ovest del Ponte Morandi (quello verso la Francia, per capirsi). Se ne occuperanno i tecnici della Fagioli (azienda che fa parte della cordata per la demolizione capitanata dalla Omini). Il pezzo che verrà "smontato" e portato a terra da un'altezza di 48 metri, è quello tra la "pila" 7 e la "pila" 8: lungo 36 metri, largo 18 e pesante 900 tonnellate. Verranno usati quattro martinetti speciali detti "strand jack" in grado di "movimentare fino a 600 tonnellate ciascuno. I martinetti solleveranno leggermente il pezzo e, poi, lo caleranno lentamente fino a terra. L'operazione (vento permettendo) dovrebbe prendere circa 7 ore. Una volta a terra, resterà "appeso" ai martinetti e, dopo gli opportuni controlli, verrà spostato e frantumato. Il nuovo ponte costruito da Salini e Fincantieri dovrebbe essere transitabile per l'aprile del 2020.
Elezioni in Abruzzo – Oggi è l'ultimo giorno di campagna elettorale per le regionali in Abruzzo. Si vota domenica (dalle 7 alle 23) per sostituire il governatore Luciano D'Alfonso (Pd) diventato senatore il 4 marzo scorso. I candidati sono quattro: Giovanni Legnini, magistrato, ex-vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura (Pd, Centristi, Leu, Centro dem, Italia dei Valori e liste civiche). Per il M5S ci riprova Sara Marcozzi (consigliere regionale) che, nel 2014 arrivò terza con il 21,4%; per il centrodestra c'è Marco Marsilio (Fi, Lega, Udc e alcune civiche). Marsilio è senatore del centrodestra (Fratelli d'Italia), viene da An e ha scritto un libro intitolato (un po' singolarmente) "Razzismo, un'origine illuminista". Casa Pound schiera Stefano Flajani. In campagna elettorale è emersa la strana situazione dello scontro tra gli alleati di governo Lega-M5S e dell'alleanza di Salvini con chi (Fi e Fdi) gli vota contro tutti i giorni in Parlamento. Salvini ha detto che i M5S "non governano niente"… e non era un lapsus freudiano.
Serie A – Continua questa sera lo "spezzatino" della 23esima giornata di campionato. A Verona (20,30) si gioca Chievo-Roma. La differenza, in classifica è di 26 punti e 14 posizioni (la Roma è sesta con 35 punti, il Chievo ultimo, ventesimo, con 9 punti) ma la partita è difficile e delicata per entrambe le squadre. I clivensi di Di Carlo sono sempre più vicini all'ultima spiaggia, la Roma alterna disastri a partite decenti e nessuno ha ancora capito se Di Francesco ha in mano la squadra oppure no. Una sconfitta dei giallorossi potrebbe essere un verdetto finale per l'allenatore. Non convocati Olsen e Manolas.Le probabili formazioni: Chievo (3-4-1-2): Sorrentino: Bani, Rossettini, Barba; Kyine, N. Rigoni, Hetemaj, Jaroszynski; Giaccherini; Djordjevic, Stepinski.Roma (4-2-3-1): Mirante; Karsdorp, Fazio, Marcano, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Schick, Zaniolo, El Shaarawy; Dzeko. Arbitra Abisso.
Sanremo – Quarta e penultima serata del festival. E' quella dedicata ai duetti, genere sempre interessante. Ecco gli accoppiamenti: Fabrizio Moro-Ultimo; Ermal Meta-Simone Cristicchi; Brunori Sas-The Zen Circus; Manuel Agnelli-Daniele Silvestri; Beppe Fiorello-Paola Turci; Nero Marcorè-Nek; Paolo Jannacci e Massimo Ottoni-Enrico Nigiotti; Rocco Hunt e i Musici Cantori di Milano-Boomdabash; Guè Pequeno-Mahmood; Irene Grandi-Loredana Bertè; Syria-Anna Tatangelo; Bungaro e Eleonora Abbagnato-Francesco Renga; Enrico Ruggeri e Roy Paci-Negrita; Nada-Motta; Tony Hadleye i Kataklò-Arisa; Noemi-Irama; Giovanni Caccamo-Patty Bravo e Briga; Jack Savoretti-Ex-Otago; Morgan-Achille Lauro; Cristina D'Avena-Federica Carta e Shade; Sottotono-Nino D'Angelo e Livio Cori; Diodato-Calibro 35-Ghemon'; Biondo-Einar; Il violinista Alessandro Quarta-Il Volo. L'unico ospite musicale sarà Ligabue che torna in tv dopo un anno e mezzo. Con Baglioni faranno un omaggio a Guccini. Prevedibile una serata lunga. Superata la questione musicale-sovranista, passata la paura dello share, verificato che Baudo non vuole portare via il festival a Baglioni e che Claudio Bisio e Virginia Raffaele sono bravi e non hanno più paura, cosa troveranno per farci discutere su Sanremo? Magari, vista la vicinanza con il confine, una lite con i francesi?
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