LaPresse e upday presentano gli eventi da non perdere di mercoledì 23 gennaio 2019

Sophia – E' scontro tra Germania e Italia sull'operazione "Sophia", la missione navale europea per il controllo del Mediterraneo (European Union Naval Force Mediterranean). "Sophia" venne istituita nel 2015 dopo alcuni gravi naufragi. L'obiettivo è di controllare il Mediterraneo, dare la caccia ai trafficanti, salvare i migranti e, ove possibile, distruggere le imbarcazioni usate dai criminali. Vi partecipano (sotto il comando italiano) fregate, pattugliatori, navi d'assalto e navi ausiliarie di Italia, Germania, Francia, Slovenia, Spagna e Regno Unito. Secondo i tedeschi, la chiusura dei porti italiani voluta da Salvini, ha messo in crisi l'operazione e Angela Merkel ha deciso di sospendere la partecipazione tedesca semplicemente non sostituendo la nave (una fregata) che incrocia nel Canale di Sicilia in attesa di ridefinire gli obiettivi di "Sophia". Salvini ha replicato che, grazie a Sophia, 50mila migranti sono sbarcati in Italia negli anni scorsi: "Se qualcuno si fa da parte, non è un  mio problema". Ma la faccenda rischia di non finire così. Oggi se ne parlerà molto in tutta Europa.

Guido Rossa – Ci sarà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (fratello di Piersanti, vittima della mafia) alla commemorazione (ore 11,30 stabilimento ArcelorMittal, ex Ilva) di Guido Rossa, l'operaio e sindacalista dell'Italsider ucciso dalle Br il 24 gennaio del 1979. Rossa venne assassinato da un commando di tre persone che lo attesero mentre usciva di casa, alle 6,30 del mattino per andare in fabbrica. Avrebbero dovuto gambizzarlo, ma uno di loro, Riccardo Dura (ucciso un anno dopo dai carabinieri nel covo di via Fracchia) tornò indietro e gli sparò al cuore. Gli altri erano Vincenzo Guagliardo (che ha scontato la sua pena ed è semilibero) e l'autista, Lorenzo Carpi, studente di medicina fuggito all'estero un anno dopo e mai più trovato. Molte domande aleggiano ancora su questa storia: perché Dura decise di uccidere Guido Rossa? Fu un gesto personale o qualcuno glielo aveva ordinato? Perché Guido Rossa venne lasciato solo e senza scorta dallo Stato? Perché i suoi compagni lo lasciarono testimoniare da solo in tribunale contro Berardi? E dove è finito Lorenzo Carpi, in fuga da 40 anni? 

Davos – Al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, è un po' la giornata dell'Italia con la presenza contemporanea del premier Giuseppe Conte e del ministro dell'Economia Giovanni Tria. Conte arriva a Davos nel prio pomeriggio e incontra subito il nuovo presidente del Brasile Jair Bolsonaro. Ieri, Bolsonaro non ha avuto un esordio semplicissimo a Davos: imbarazzo, pochi applausi. Ha annunciato un "nuovo Brasile" che superi la crisi economica ed etica degli ultimi anni. Ma non è parso trovare molto consenso. Con il premier italiano, Bolsonaro potrebbe avere vita più facile. Parleranno sicuramente di Cesare Battisti (il "regalo a Salvini" del presidente brasiliano) e del fatto che il Brasile non intende più dare protezione a "criminali travestiti da esuli politici". Come farà Conte a contraccambiare il regalo? Poi Conte parlerà in plenaria e, più tardi, incontrerà il Ceo di Apple, Tim Cook.

Processo Lega-Belsito-Bossi – Riprende a Milano il processo d'appello per appropriazione indebita contro Umberto Bossi, il figlio Renzo (detto "il Trota") e l'ex amministratore della Lega, Francesco Belsito. In primo grado, nel luglio del 2017, il "Senatur" venne condannato a 2 anni e due mesi, il "Trota" a un anno mezzo e Belsito a due anni e mezzo. Ma i Bossi potrebbero essere salvati dalla decisione della Lega (Salvini) di non presentare querela. Il reato, infatti, adesso è perseguibile a querela di parte. Sembra ci sia (documentata da "Il Fatto") una scrittura privata in cui Salvini si impegnava a salvare Bossi e il figlio evitando la querela. In balle resta Belsito che, con la Lega, ha il problema ben più grosso dei famosi 49 milioni. Meraviglioso l'elenco delle spese (297 in tutto per centinaia di migliaia di euro)  dei Bossi caricate al partito: multe, parcheggi, dentista, acquisto di una Audi A6 e, soprattutto, il famoso acquisto della laurea per Renzo Bossi presso una fantomatica università Kristal di Tirana per svariate decine di migliaia di euro. Il famoso "costo della cultura".

Calciomercato – E' fatta per il bomber del Genoa Krzysztof Piatek al Milan per 35 milioni secchi. Higuain, dunque, va al Chelsea e, adesso è il Genoa a doversi cercare un attaccante di valore. Prandelli potrà tenersi Kouamé (stop alle trattative col Napoli) e si parla di Facundo Ferreyr, di Antonio Sanabria del Betis Siviglia e Michy Batshuayi, punta del Valencia. Intanto, da Madrid arrivano voci di malumori di Marcelo che vorrebbe andarsene e al quale non dispiacerebbe accasarsi alla Juve per giocare con l'amico Ronaldo. Allegri ha bloccato le partenze di Spinazzola e Kean a causa delle difficoltà di arrivare a Darmian. Il Sassuolo ha perso Boateng (Barcellona) e pensa di rifarsi con un gran colpo: si parla di Balotelli. La Samp, con l'arrivo di Gabbiadini potrebbe decidere di lasciar partire Defrel che piace molto all'Atalanta. Il Bologna vuole Martin Caceres (Lazio) e il  Il Torino ha ufficializzato l'acquisto, a titolo definitivo, dell'attaccante franco-algerino Mouhamed Menaour Belkheir dal Brescia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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