S'indaga per omicidio preterintenzionale e omicidio colposo. La conferenza stampa delle magistrate (Procura minori e Procura generale). Il peperoncino, allo stato, sarebbe solo una concausa

Sono otto le persone indagate per la tragedia della "Lanterna Azzurra" di Corinaldo. Omicidio preterintenzionale, lesioni dolose, lesioni colpose e omicidio colposo. sono i reati ipotizzati dalla Procura dei minori e dalla Procura della Repubblica di Ancona. Nella conferenza stampa dei magistrati inquirenti che si è svolta oggi pomeriggio ad Ancona, hanno parlato la Procuratore capo del tribunale marchigiano Monica Garulli e la responsabile della Procura dei minori, Giovanna Lebboroni. Sette degli indagati sono maggiorenni (i tre gestori della discoteca e i quattro proprietari dell'immobile) e uno minorenne. 

Lebboroni ha spiegato due aspetti importanti delle indagini. Il primo: la questione dello spray al peperoncino che qualcuno avrebbe spruzzato nel locale quando era da poco passata la mezzanotte. Lo spray esiste e fa parte delle ipotesi su quanto è accaduto: "Sul pavimento della discoteca – ha detto la procuratore dei minori – abbiamo trovato un flaconcino di peperoncino da 15 cc lungo circa 10 centimetri". Quindi è possibile che sia stato utilizzato. Il fatto, d'altra parte, è stato confermato da diverse persone informate dei fatti che hanno testimoniato di aver sentito l'odore acre dello spray e che questo avrebbe provocato il panico e scatenato il fuggi fuggi verso l'uscita. La dottoressa Lebboroni ha suggerito però prudenza perché "allo stato lo spray al peperoncino può essere considerato solo una concausa".

Stessa prudenza sul minorenne indagato. In realtà, come si diceva, le persone sotto indagine tra grandi  e minore, sono otto e rispondono di reati diversi: il ragazzo potrebbe aver causato il fuggi fuggi con lo spray al peperoncino (omicidio preterintenzionale, lesioni dolose e lesioni colpose), gli adulti potrebbero essere responsabili per il sovraffollamento della "Lanterna Azzurra" e di eventuali altre mancate misure di sicurezza (omicidio colposo). Sul giovane, Lebboroni ha aggiunto: "Ci sono tre dei molti testimoni che lo hanno chiamato in causa in modo piuttosto generico, ma su di lui, allo stato, non c'è altro e lo indaghiamo proprio per garantirgli tutti i diritti previsti dalla legge. Non ci sono provvedimenti restrittivi, neanche cautelari o precautelari per nessuno".

Monica Garulli, invece, si è soffermata sugli aspetti della capienza del locale. Le sale della "Lanterna Azzurra" sono tre per una capienza complessiva di 861 posti, ma il concerto doveva svolgersi solo in quella principale da 459 posti. Si tratta quindi di stabilire quante persone c'erano davvero (si parla di 600 biglietti venduti) e se le condizioni di sicurezza erano rispettate. Da qu le ipotesi di reato di omicidio colposo aggravato.

Sull'eventualità di una banda che avrebbe agito per rubare o per picchiare qualcuno, la dottoressa Garulli ha spiegato che ci sono un paio di persone che sostengono di essere state derubate, ma non è chiaro se il fatto è collegabile con il peperoncino spray. 

 

 

 

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