Il cordoglio della politica per il gravissimo incidente avvenuto in una discoteca di Corinaldo in cui sono morti una mamma e cinque adolescenti

"Non si può morire così". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto sul gravissimo incidente avvenuto in discoteca a Corinaldo, in provincia di Ancona, "una tragedia che lascia impietriti. Si dovrà fare piena luce sull'accaduto, accertando eventuali responsabilità e negligenze", ha detto il capo dello Stato. Le Marche piangono cinque adolescenti e una mamma di 39 anni, inghiottiti da una calca infernale mentre aspettavano l'inizio del concerto di Sfera Ebbasta. Qualcuno avrebbe – ma si sta ancora accertando l'accaduto – spruzzato dello spray urticante, scatenando il panico in un locale troppo piccolo per il numero dei fan presenti.

È stato il vicepremier Luigi Di Maio a diffondere i nomi delle vittime su Facebook: "È assurdo morire così – ha scritto in un post -. Come governo faremo massima chiarezza sulla dinamica della vicenda (se sono state rispettate tutte le norme di sicurezza) e individueremo i responsabili". Papa Francesco ha dedicato un pensiero durante l'Angelus: "Un ricordo e una preghiera per i ragazzi morti, e auguri ai feriti. Chiedo per tutti l'intercessione della Madonna".

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è recato sul posto: "E' inaccettabile", ha dichiarato, assicurando che "al Governo spetta il compito di prevenire e fare in modo che non accada più". All'esito del vertice d'urgenza in prefettura ad Ancona, raggiunto anche dal ministro dell'Interno, , il premier Conte ha spiegato: "Sono stati venduti 1400 biglietti. Pare sia stata utilizzata una sola stanza su tre, con una capienza di circa 469 posti: già con i numeri non ci siamo". Di certo i responsabili non resteranno impuniti: "Sono numerose le domande in ordine alla responsabilità di questa tragedia, al rispetto delle norme di sicurezza, che dovranno trovare una risposta chiara, celere e univoca. Lo pretendiamo", ha assicurato Conte.

Secondo Salvini, da Ancona a Genova, "non esistono fatalità, come per il ponte Morandi". E "non servono nuove leggi, ma la coscienza di rispettarle". Il vicepremier non ha fatto sconti a nessuno: "Chiederemo il conto a tutti" per il "mix di incoscienza e stupidità". Il ministro dell'Interno si è recato ad Ancona dopo aver lasciato la manifestazione della Lega in piazza del Popolo a Roma, che ha aperto con un minuto di silenzio in rispetto alle vittime. "Da genitore è mio dovere esserci", ha affermato Salvini in prefettura, "penso a mio figlio, quando esce per andare ai concerti. E ai genitori di quei ragazzi miei coetanei". E, augurandosi che "i ragazzi fossero tutti lucidi", ha commentato l'accusa che punta il dito sull'uso dello spray urticante: "E' uno strumento di difesa, anche il mattarello può essere pericoloso".

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