L'uomo, un italiano incensurato di 59 anni, si difende: "È stato un incidente"

Un italiano di 59 anni, incensurato, è indagato per aver sparato il colpo che ha ferito una bimba rom giovedì scorso alla periferia sud-est di Roma. L'uomo è stato a lungo interrogato lunedì dai carabinieri e ha confermato le accuse dicendo che si è trattato di un incidente.

Nel suo appartamento, dal quale è partito il colpo che ha ferito la piccola, gli inquirenti hanno trovato una carabina e una pistola ad aria compressa che sono state sequestrate. La piccola, di un anno, è ricoverata in condizioni stabili ma tuttora gravi all'Ospedale Bambino Gesù.

Secondo la ricostruzione dell'indagato, il colpo sarebbe partito accidentalmente mentre controllava in terrazzo l'arma che si era inceppata: "Non mi sono accorto di aver ferito la bimba" ha detto l'uomo ai carabinieri della compagnia Casilina che indagano su quanto accaduto. Il terrazzo da cui sarebbe partito il colpo è parte di un palazzo della zona di Via Palmiro Togliatti, all'altezza di Viale dei Romanisti.

Per il momento si esclude il movente razziale, mentre la pm Roberta Capponi e il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia, che coordinano le indagini, hanno disposto delle perizie sulle armi sequestrate e analisi balistiche utili a comprendere l'esatta dinamica del ferimento.

La piccola è stata portata in ospedale dai genitori, una settimana fa: aveva improvvisamente iniziato a piangere e perdeva sangue dalla schiena ma nessuno si era accorto del colpo. I medici hanno trovato nella profonda ferita un pallino ad aria compressa e di lì sono partite le indagini. 

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