In tutto sono 23 gli indagati. Tra lunghe pause caffè e soste al tabacchino, sono circa 650 le assenze arbitrarie documentate

Assenteismo è il motivo per cui sono finiti sotto indagine 23 dipendenti su 40 circa al Comune di Ficarra, nel messinese. Timbravano il cartellino e poi si recavano al mercato, dal meccanico o a fare altre commissioni tipo andare all'ufficio postale. Un andazzo che durava da moltissimi anni, da 3 decenni. In un paese di 1400 anime, dove i comportamenti anomali e protratti nel tempo, notati dai carabinieri della Stazione di Ficarra, hanno portato ad annotare e monitorare, in modo sempre più incisivo, gli spostamenti dei vari dipendenti comunali indagati.

Il Comando Provinciale Carabinieri di Messina ha dato così esecuzione a una ordinanza applicativa di misura cautelare personale interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio o servizio, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti (Messina) su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 16 soggetti, sui 23 indagati, ritenuti responsabili di truffa aggravata e continuata ai danni dell'ente pubblico e di false attestazioni o certificazioni.

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