Il premier interviene sulla crisi nella capitale: "La città non si governa solo gestendo sequela di emergenze". Il sindaco di Chieti: "Daremo una mano ma bloccheremo camion se inquinanti"
Sull'emergenza rifiuti a Roma è intervenuto il premier Paolo Gentiloni: "Il Governo non sta alla finestra rispetto alla crisi della capitale, quali che siano gli intenti polemici, se ci sono. Quando Carlo Calenda si è prestato al tavolo per Roma qualcuno nel nostro ambiente ha alzato il sopracciglio, ma noi siamo il governo della Repubblica. Anche se non è sempre facile la collaborazione da entrambe le parti, soprattutto perché a volte c'è una certa sospettosa riluttanza – ha detto Paolo Gentiloni al tempio di Adriano per l'iniziativa promossa da Giachetti 'una costituente per Roma' – Questa non è una città che si possa governare cercando soltanto di gestire la sequela di emergenze che si presentano settimana per settimana". All'evento al tempio di Adriano per la presentazione del Patto per Roma con Roberto Giachetti hanno partecipato i ministri Carlo Calenda e Graziano Delrio. Assente la sindaca Virginia Raggi.
Sull'ipotesi di portare in tre impianti in Abruzzo, compreso quello di Chieti, i rifiuti della Capitale, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, è stato chiaro: "Se la qualità dell'aria si troverà in condizioni peggiori bloccheremo il transito dei camion – ha detto in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei – Roma fino adesso ha dormito sui propri rifiuti – ha ricordato Di Primio – bisogna che si svegli e inizi a organizzarsi affinché non si ricorra sempre all'aiuto istituzionale. Daremo una mano alla Capitale d'Italia ma questo non deve incidere sulla qualità della vita dei miei cittadini".
Di Primio ha aggiunto: "Noi abbiamo l'obbligo di tutelare la salute pubblica. Non si tratta di non voler accettare la possibilità che rifiuti fuori Regione di un altro Comune arrivino nei nostri centri di trattamento ma è necessario avere quelle informazioni che mi consentono di dare risposte ai miei cittadini. E la risposta che devo dare è quella di assicurare che il trasporto di questi rifiuti in Abruzzo e in particolare nella mia città non comprometta le condizioni di qualità dell'ambiente e dell'aria. Il punto fermo dal quale non retrocedo, ma resto in attesa di conoscere e verificare e quindi eventualmente di decidere, è quello di capire come impatterà il movimento di camion, verso il nostro impianto di trattamento meccanico-biologico, sulla qualità dell'aria della mia città".
Di Primio intende così aspettare di incontrare la Regione. "Abbiamo letto notizie sui giornali ma non ci è arrivata alcuna comunicazione istituzionale. Aspettiamo di verificare con l'Arpa, l'agenzia regionale per la tutela ambientale che monitorerà la qualità dell'aria, dove dovranno arrivare i camion. Se l'aria non sarà modificata mi limiterò ad osservare semplicemente il flusso dei camion, se la qualità dell'aria dovesse essere modificata in peggio ovviamente assicuro il mio intervento che è quello di bloccare il traffico, così come avviene quando vengono superati i limiti della qualità dell'aria. Questo non vuol dire non essere solidali ma è un principio di rispetto delle norme e dei cittadini".
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