L'imprenditore accusato, insieme ad altri due amministratori, di aver fatto salire il titolo attraverso operazioni illecite su due trust alle Bahamas
I giudici della Prima sezione penale del Iribunale di Milano hanno condannato Salvatore Ligresti a 5 anni di carcere e a una multa di 100mila euro per aggiotaggio sui titoli della holding Premafin. L'ingegnere di Paternò è stato anche interdetto dai pubblici uffici. Condannati anche i due coimputati, Giancarlo de Filippo (a 4 anni e 80 mila euro di multa) e Niccolò Lucchini (a 3 anni e 60 mila euro di multa).
Gli imputati dovranno pagare alla Consob, parte civile nel procedimento, 250mila euro per "danno non patrimoniale". I piccoli azionisti di Premafin dovranno rivolgersi alla giustizia civile per ottenere risarcimenti. Le motivazioni della sentenza verranno depositate tra 90 giorni. In sostanza, Ligresti era accusato di aver effettuato una serie di operazioni illecite sui titoli Primafin attraverso i quali la famiglia controllava il gruppo assicurativo Fonsai (Fondiaria-Sai) utilizzando due "trust" ubicati alle isole Bahamas. Le operazioni (tra il 2009 e il 20010) servirono a tenere alto il titolo.
Ligresti era già stato condannato a sei anni dal tribunale di Torino per il crac Fonsai. Insieme a lui, in quell'occasione, finirono in carcere e furono poi condannati, la figlia Jonella (5 anni e 8 mesi), l'ex amministratore delegato Marchionni (5 anni) e il revisore Ottaviani (3 anni).
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