Mai stata in un Paese "infetto". Il decesso a Brescia. Era stata ricoverata a Trento dove c'erano due ragazzi malati

Una bimba di 4 anni di Trento è morta di malaria all'ospedale Civile di Brescia, dove era giunta in condizioni gravissime. Lo rendono noto i giornali locali secondo cui la bimba era stata trasferita in elicottero dall'ospedale di Trento. Dal primo ricovero fino al decesso sarebbero passate poco più di 24 ore. La causa dell'infezione potrebbe essere ricercata nella puntura di una zanzara. La piccola, secondo quanto appreso, non sarebbe mai stata in un Paese malarico. E la zanzara che trasmette la malattia non risulta presente, come specie, in Italia.

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La piccola aveva accusato i primi sintomi nella giornata di sabato e per questo era stata portata dai genitori all'ospedale di Trento dove era stata diagnosticata la forma di malattia contagiosa, tra l'altro ritenuta la più aggressiva perché colpisce il cervello e induce al coma o alla morte nel giro di poche ore. I medici avevano quindi ritenuto di trasferire in elicottero la bambina verso l'ospedale bresciano dove si trova la Rianimazione pediatrica e l'istituto per le malattie infettive, tra le realtà più funzionali in Italia. Dall'ospedale di Trento è poi filtrata la notizia secondo cui negli stessi giorni erano ricoverati due ragazzini affetti da malaria, ma non risulterebbero contatti di alcun tipo e va ricordato che la malaria non si trasmette da persona a persona e ha sempre bisogno di un "veicolo" come la zanzara o una trasfusione.

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L'ipotesi, tutta da verificare, è che una zanzara rimasta nascosta nei bagagli dei due fratellini, appena tornati dal Burkina Faso, abbia potuto infettare la piccola. Casi del genere vengono chiamati 'malaria da bagaglio' e, pur essendo rarissimi, potrebbero rappresentare una possibile spiegazione per il contagio.

In relazione alla morte della bimba, la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha chiesto una relazione sull'accaduto all'Assessorato alla salute della Provincia Autonoma di Trento e ha inviato un gruppo di esperti per accertare le modalità del contagio, considerato che la bambina non risulterebbe aver effettuato viaggi all'estero in paesi a rischio. Del gruppo faranno parte anche esperti di malattie infettive e tropicali ed esperti dell'Istituto Zooprofilattico.

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