Medici senza frontiere ha deciso di sospendere temporaneamente le attività di soccorso davanti alla Libia. Lo ha comunicato la stessa organizzazione non governativa, sottolineando che la sospensione segue la decisione della Libia di istituire una sua zona di ricerca e soccorso (Sar), "limitando l'accesso delle Ong in acque internazionali" e a un rischio sicurezza segnalato dal Centro di Coordinamento del Soccorso Marittimo di Roma (MRCC) "dovuto a minacce della guardia costiera libica". "Se queste dichiarazioni verranno confermate vediamo due gravi conseguenze: ci saranno più morti in mare e più persone intrappolate in Libia", ha dichiarato Loris De Filippi, presidente di Msf.

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