Cinque persone sono finite in carcere e nove agli arresti domiciliari perché ritenute appartenenti ad un'associazione dedita al traffico illegale di rifiuti tra Campania e Puglia, alla corruzione e al falso. Ad altre cinque sono state notificate misure personali. Inoltre sono stati sequestrati beni per un valore di 9,3 milioni di euro. Le ordinanze, disposte dal Gip del Tribunale di Bari, sono state eseguite questa mattina da oltre 130 agenti di polizia nelle province di Bari, Foggia, Barletta e Napoli. Tra il 2010 e il 2014 sarebbero state interrate circa 100 mila tonnellate di rifiuti. Tra i 46 indagati anche un dirigente dell'Arpa Puglia.

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