"Penso sia faticoso ma per quei sorrisi ne vale la pena" dice il Pontefice intervistato da Andrea Tornielli nel libro 'In viaggio'

 "Il dramma di Lampedusa mi ha fatto sentire il dovere di mettermi in viaggio". Così Papa Francesco intervistato da Andrea Tornielli nel libro 'In viaggio'. L'articolo in homepage de La Stampa racconta le missioni di Bergoglio nel mondo dalla prima trasferta a Lampedusa, al Brasile, poi la Terra Santa, l'Asia, l'America Latina, Cuba e gli Stati Uniti, la Porta Santa aperta anticipatamente in Africa, Asia, ma anche la sorpresa dell'isola di Lesbo con la visita al campo profughi e i viaggi-lampo a Tirana, Sarajevo.

"Non mi è mai piaciuto molto viaggiare", ammette il Papa aggiungendo "io sono piuttosto abitudinario, per me fare vacanza è avere qualche tempo in più per pregare e per leggere, ma per riposarmi non ho mai avuto bisogno di cambiare aria o di cambiare ambiente". "Non mi piace molto viaggiare. E mai avrei immaginato di fare così tanti viaggi", aggiunge. Il viaggio a Lampedusa "non era in programma però era importante andare. Poi non ho più smesso: è faticoso ma per quei sorrisi ne vale la pena".

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