Il Pontefice contro l'ipocrisia dei governi: "Diciamo 'Mai più guerra' ma intanto fabbrichiamo armi"
"Quel 'Mai più la guerra!' è una cosa che l'Europa ha detto sinceramente, l'ha detto sinceramente: Schumann, De Gasperi, Adenauer lo dissero sinceramente. Ma dopo… al giorno d'oggi mancano i leader; l'Europa ha bisogno di leader, leader che vadano avanti…". Dichiarazioni forti e dense di significato quelle rilasciate dal Papa in un'intervista al settimanale cattolico belga 'Tertio'.
"Diciamo 'Mai più guerra' ma intanto fabbrichiamo armi e le vendiamo chi si combatte per gli interessi dei fabbricanti d'armi. Si rimettono in equilibrio i bilanci con le guerre e il prezzo è molto alto: il sangue", ha aggiunto il Pontefice.
"Nessuna religione come tale può fomentare la guerra, perché in questo caso starebbe proclamando un dio di distruzione, un dio di odio. Non si può fare la guerra in nome di Dio, in nome di nessuna religione. Per questo, il terrorismo, la guerra non sono in relazione con la religione. Si usano deformazioni religiose per giustificarle", ha proseguito. "Tutte le religioni hanno gruppi fondamentalisti. Tutte. Anche noi. Sono questi piccoli gruppi religiosi che hanno deformato, hanno ammalato la propria religione, e da qui combattono, fanno la guerra, o fanno la divisione nella comunità, che è una forma di guerra".
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