Il segretario Galantino: "Chi dice 'fuori i profughi dagli alberghi', dice frasi senza senso"

"Le cronache recenti documentano la persistenza nelle nostre società di forme di intolleranza, xenofobia, razzismo che feriscono la dignità della persona e mortificano la convivenza civile: si tratta di manifestazioni di odio tanto violente quanto ingiustificabili". Sono parole dure quelle del segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino, durante l'audizione presso la Commissione parlamentare 'JO COX' alla Camera. "Il carattere non episodico di questi fenomeni – e talvolta la non pronta e chiara riprovazione di essi – impone una seria riflessione e un comune impegno, finalizzati a elaborare proposte di prevenzione e contrasto efficaci a livello istituzionale, sociale e culturale".

"Questa riflessione, – continua Galantino – da un lato, non può essere limitata all'ambito nazionale ma deve aprirsi a una dimensione più ampia, con particolare attenzione all'orizzonte della Casa europea. D'altro lato – sottratta a letture e derive ideologiche – può rappresentare un fertile terreno di incontro e di dialogo fra diverse forze politiche, fra credenti e non credenti, fra società civile e comunità ecclesiale".

"Quando qualcuno del vostro mondo dice che non bisogna dare soldi ai migranti e toglierli  dagli alberghi per metterci i terremotati, sono frasi senza senso. Mi danno fastidio. Sono carburante per aumentare il clima di razzismo e intolleranza", conclude con fermezza Galantino.

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