Per Eduard Oprea, 40enne arrestato ieri, è stato convalidato il fermo

Nega tutto Eduard Oprea, il romeno di 40 anni, arrestato ieri con l'accusa di aver aggredito, rapinato e violentato una turista australiana nei pressi del Colosseo, a Roma. L'uomo, detenuto a Regina Coeli, è stato sottoposto oggi a interrogatorio di convalida del fermo, e si è detto pronto a sottoporsi a test del dna ma gli inquirenti non gli hanno creduto. Il gip, considerato il pericolo di "fuga e reiterazione del reato", ha convalidato il fermo e disposto il carcere.

Oprea è stato trovato a bordo di un treno, sulla linea Viterbo Roma, aveva con sé 900 dollari australiani e alcuni gioielli che la vittima indossava la sera dell'aggressione.

"E' vero l'ho conosciuta in un locale – ha detto al gip – lei aveva bevuto molto e quando siamo usciti, ci siamo diretti verso Colle Oppio. Ad un certo punto siamo stati avvicinati da due arabi. Uno di loro mi ha aggredito e sono stato costretto ad allontanarmi".  Il suo difensore, l'avvocato Andrea Palmiero presenterà istanza di scarcerazione al tribunale del riesame.

Oprea ha a suo carico diversi precedenti: nel febbraio del 2015 era già finito in manette per tentato omicidio dopo aver accoltellato una donna che si rifiutava di prostituirsi e consegnare a lui i proventi.

La turista, aggredita la notte tra il 2 e il 3 ottobre, ha 49 anni: era a Roma per una vacanza e alloggiava in un hotel nei pressi della stazione Termini.

La sera di domenica, ha conosciuto l'uomo in un locale in zona Termini. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo, con la scusa di riaccompagnarla in albergo, l'ha portata nel parco di Colle Oppio, vicino al Colosseo, dove le ha fatto delle avances. Quando la donna si è rifiutata di baciarlo, lui l'ha colpita con un violento pugno al volto, prima di derubarla di soldi, cellulare e i gioielli in oro che indossava. Poi l'ha costretta a subire un rapporto sessuale prima di darsi alla fuga. La vittima, in stato di shock, si è trascinata fino in strada e ha camminato per qualche centinaio di metri prima di essere soccorsa da un'automobilista che ha contattato il 118. Accompagnata presso l'ospedale San Giovanni le sono state riscontrate una serie di gravi ecchimosi e tutti i segni della violenza sessuale.

Subito sono scattate le indagini e in breve è stato identificato l'uomo che però nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce: aveva lasciato Roma diretto nel viterbese dove si è nascosto per qualche giorno. Poi la decisione di tornare a Roma, a bordo di un treno regionale, forse per meglio organizzare la fuga, definitiva, dall'Italia. Gli agenti hanno passato al setaccio tutte le fermate del treno lungo la tratta Roma – Viterbo, e individuato il fuggitivo nei pressi della stazione Giustiniana: era seduto a bordo di un convoglio di passaggio alla fermata La Storta. Perquisito, l'uomo è stato trovato in possesso di denaro e gioielli sottratti alla vittima.

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