"Mettetevi una mano sulla coscienza, l'unica persona a cui bisogna chiedere scusa è Stefano"

Dopo la diffusione dei risultati della perizia secondo cui Stefano Cucchi sarebbe morto per epilessia, la sorella Ilaria si sfoga su Facebook, rivolgendosi ai sindacati di polizia. "Se prima lo avevo solo intuito adesso so quanto sia diverso e più difficile trovarsi ad affrontare processi contro i carabinieri piuttosto che contro chiunque altro. Oggi nonostante sia stato riconosciuto il violentissimo pestaggio, le gravi lesioni subite da Stefano e le multiple fratture alla colonna vertebrale, i sindacati di polizia intervengono per l'ennesima volta su terreni che non competono loro e ci dicono di chiedere scusa. E allora chiediamo tutti scusa. Scusate se siamo morti nelle vostre mani. E perdonateci se abbiamo l'ardire di chiedere verità e giustizia", scrive Ilaria Cucchi.

"Aspetto di vedervi al processo – aggiunge – per spiegare tutto ciò che vi siete detti con telefoni che non credevate potessero essere intercettati. Ai rappresentanti sindacali consiglio di leggere prima di parlare, per non fare brutte figure. Anche perché comunque mi dispiace per le divise che indossano e che in questa sede vorrebbero rappresentare".

"Da tanti anni in cerca di verità, ma la sappiamo tutti da un pezzo. Da tanti anni mi batto per fare in modo che quella verità dia riconosciuta nelle aule di giustizia. Ieri ho ricevuto questa perizia. La stavo leggendo, 205 pagine, ero a metà lettura quando già uscivano le agenzie stampa su Stefano morto per epilessia. La perizia dice altro. Nelle conclusioni si dice quello che noi sosteniamo da anni", dice inoltre ai microfoni di SkyTg24.

Nella perizia, sottolinea, "si riconosce la rilevanza delle lesioni riportate. E se anche fosse morto per epilessia, secondo gli stessi periti, sarebbe conseguenza delle lesioni". Perciò, conclude, "alla luce anche di questa perizia sono serena e sono straconvinta che finalmente andremo a processo per omicidio preterintenzionale".

Ilaria a breve incontrerà i rappresentanti dei sindacati, ma intanto risponde a chi la invitava a chiedere scusa. "Magari bisognerebbe fermarsi un attimo, riflettere, mettersi una mano sulla coscienza e capire che l'unica persona a cui bisogna chiedere scusa è Stefano".

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