Questo il movente che, secondo la procura, sarebbe alla base dell'omicidio

Sarebbero i mandanti degli atti persecutori e della morte dell'architetto Alfio Molteni, ucciso in un agguato a Carugo in provincia di Como un anno fa. Questa l'accusa mossa dalla procura di Como nei confronti dell'ex moglie di Molteni, Daniela Rho, 45 anni, e del 49enne Alberto Brivio, commercialista della donna, arrestati stamani dai carabinieri. "Il movente di tutti i reati contestati ed in particolare dell'omicidio del 14 ottobre 2015 va ricondotto alla turbolenta separazione tra la vittima Alfio Molteni e Daniela Rho, ai contrasti intercorsi tra i due sull'affidamento delle figlie, che la Rho cercava di ottenere in via esclusiva", si legge in una nota della procura della Repubblica di Como a firma del procuratore Nicola Piacente.

Dall'indagine emerge come tutte le intimidazioni subite dall'architetto, tra cui l'incendio all'automobile e alla finestra di casa, colpi d'arma da fuoco contro l'abitazione, e antecedenti al suo omicidio, "sono stati utilizzati dalla Rho per dipingere Molteni come persona dalle frequentazioni equivoche e pericolose e come pretesto perché a Molteni fosse impedito, da parte del tribunale di Como, di  vedere le figlie, per preservarne la incolumità".

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