Alle 3.36 della notte tra il 23 e il 24 agosto la scossa di magnitudo 6.0 che ha colpito Lazio, Marche e Umbria

E' passato un mese dal sisma che ha scosso la terra tra Lazio, Marche e Umbria e le coscienze di tutta l'Italia. Erano le 3.36 della notte tra il 23 e il 24 agosto quando un terremoto di magnitudo 6.0 ha devastato Amatrice, Accumoli e Arquata del tronto. Da allora lo sciame sismico non si è fermato per settimane. Sono 297 le vittime, migliaia gli sfollati. Oltre 2600 persone sono ancora ospitate nei campi. Entro questa settimana chi, tra gli ospiti, ha una casa che è stata giudicata agibile potrà tornarci. Gli altri potranno usare case che hanno resistito al sisma e sono state offerte da proprietari residenti altrove. E per chi non se la sente di tornare nelle vecchie case che hanno resistito al terremoto, si opterà per alberghi o 'cas', contributo per autonoma sistemazione. Intanto proseguono in tutti i Comuni colpiti dal sisma i sopralluoghi per scegliere le aree in cui verranno montati i map (moduli abitativi provvisori), che ad Amatrice e in altri paesi dovrebbero prendere il posto delle tendopoli maggiori, e proseguono le verifiche di agibilità sugli edifici pubblici e privati nelle zone colpite. La promessa del governo e del commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, è di realizzare delle casette in sette mesi perchè gli sfollati non debbano essere costretti a vivere nelle tendopoli.

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