Torino tappa obbligata per tutti gli amanti del dolcissimo alimento
Custodi della biodiversità, fragili e minacciate in tutto il mondo da pesticidi, inquinamento, cambiamenti climatici e colture transgeniche. Sono le api, protagoniste ancora una volta del Salone del Gusto di Torino. A portare la sua testimonianza su questo tema è Frederick Kiplangat Lesigno, apicoltore di 46 anni della popolazione ogiek, una delle ultime comunità di cacciatori e raccoglitori nell'Africa orientale. Gli ogiek vivono nella foresta di Mau, nella Rift Valley, in Kenya, e la loro sopravvivenza è legata da sempre alle risorse offerte dall'ambiente circostante.
"Una delle più grandi sfide che la comunità ogiek affronta ogni giorno – racconta l'apicoltore africano – è la deforestazione sempre più intensa per la vendita del legname, per la creazione di nuovi spazi coltivabili e di nuovi terreni su cui costruire zone residenziali. Più di un quarto della foresta Mau è stato distrutto negli ultimi anni, più di 250mila ettari, un disastro che continua ancora oggi. Le piante locali sono gradualmente rimpiazzate da piantagioni di pini, eucalyptus e cipressi, cosa che dopo secoli di equilibrio con la natura mette a rischio i mezzi di sussistenza e la sicurezza alimentare di tutti i membri della comunità. Di conseguenza molti animali e altre fonti di cibo rischiano l'estinzione, per via dell'utilizzo di prodotti chimici, in particolare per l'agricoltura nelle terre che circondano la foresta. Questo ha un impatto diretto sulla qualità del miele, ma anche sulla salute delle api, decimando intere colonie".
Oltre alle decine di mieli che sono stati presenti al Salone già negli anni scorsi, ecco le novità provenienti da tutto il mondo che è possibile assaggiare per la prima volta:
– il miele di ape melipona di Arusha (Tanzania), un millefiori liquido dal sapore agrodolce prodotto dalle api nere senza pungiglione nei pressi del villaggio Ngurdoto, a nord del paese;
– il miele di ape xunankab della penisola dello Yucatßn (Messico), prodotto da una delle 16 specie senza pungiglione che vivono nella penisola dello Yucatan, fondamentale per la sopravvivenza della foresta;
– il miele di ape Mandaçaia della Caatinga (Brasile), prodotto da api senza pungiglione e caratterizzato da un aroma floreale molto persistente;
– il miele cingagoler di ape cerana (Indonesia), di colore marrone scuro e dall'aroma di fiori di cocco;
– dalla Macedonia arriva il miele di ape mellifera allevata tradizionalmente nei trmki, piccole arnie di paglia, giunchi e fango dalla forma conica.
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