Una quindicina quelle registrate tra Marche, Lazio e Abruzzo

A dieci giorni dal devastante terremoto del 24 agosto nel centro Italia, non si ferma lo sciame sismico nella zona compresa tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Anche questa notte sono state registrate diverse scosse, circa una quindicina, ma tutte con magnitudo compresa tra 2 e 2.9 nelle province di Macerata, Perugia, Ascoli Piceno, L'Aquila e Rieti.

Dall'inizio della sequenza – con il terremoto di magnitudo 6.0 avvenuto alle 3.36 italiane del 24 agosto – la Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha registrato complessivamente oltre 4500 eventi: 157 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0;  15 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 e uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4  avvenuto il 24 agosto con alle 4.33 italiane nella zona di Norcia).

Nella giornata di ieri, sabato 3 settembre, sono stati 5 gli eventi di magnitudo maggiore o uguale di 3.  Il terremoto più forte, di magnitudo 4.5 è avvenuto alle 12.18 tra le province di Macerata e Ascoli Piceno nei pressi di Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco e Montegallo.

LA RICOSTRUZIONE. Intanto iniziano ad emergere con più chiarezza le soluzioni individuate per passare dalla fase emergenziale a quella della ricostruzione. E c'è già una prima tabella di marcia con i tempi per consentire agli sfollati di lasciare le tende. A parlarne, durante un sopralluogo ad Amatrice, il comune più colpito dal sisma, sono il commissario straordinario del governo, Vasco Errani, il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco del comune reatino, Sergio Pirozzi. In sostanza le linee guida sono tre: un contributo per l'affitto fino a 600 euro a chi si organizza autonomamente, l'accoglienza in hotel e residence di Rieti e la possibilità di utilizzare le seconde case per chi decide di rimanere ad Amatrice.

"Su tutto il territorio – ha spiegato Pirozzi – ci sono più di 5mila seconde case, quindi abbiamo pensato ad un meccanismo di accoglienza solidale. Sarebbe straordinario se tutti gli amatriciani che hanno la seconda casa la mettessero a disposizione per cittadini che rimangano qui. I tecnici da domani saranno al lavoro per valutare l'agibilità per le prime case e per tutti quelli che hanno seconde case che metteranno a disposizione. Questo sarebbe un messaggio nuovo e importante, è il modello amatriciano e sarebbe una risposta straordinaria. Immaginate che sberleffo sarebbe per quelli che hanno fatto le vignette ieri", ha concluso il sindaco.

Zingaretti, invece, ha confermato che ci vorranno "sette mesi per le casette, senza snaturare il comune di Amatrice" e ha promesso che si "studieranno le forme per rendere meno disagevoli i sette mesi che devono passare". Errani, invece, ha ribadito l'importanza di una ricostruzione 'mafia free'. "La trasparenza e la legalità non sono burocrazia. Insieme all'Anac e insieme alle istituzioni decideremo le caratteristiche che le aziende devono avere per partecipare alle gare per gli appalti", ha detto il commissario.
 

CANE SALVATO DOPO 9 GIORNI. Un piccolo miracolo a San Lorenzo Flaiano, una frazione di Amatrice. A oltre dieci giorni dal sisma che ha devastato la zona un cane, un golden retriver, è stato estratto vivo dalle macerie (GUARDA IL VIDEO). I suoi padroni, che avevano perso le speranze di ritrovarlo vivo, insieme ai vigili del fuoco si sono recati sui resti della loro casa per recuperare gli effetti personali quando hanno sentito l'abbaiare dell'animale. I soccorritori si sono messi a scavare e hanno recuperato Romeo, questo il nome del cane, per la gioia dei suoi padroni.
 

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