Ricercati i complici dei tre italiani fermati
Tre ragazzini di nazionalità egiziana sono stati picchiati selvaggiamente da tre giovani italiani, tutti maggiorenni: durante il pestaggio hanno girato un video con il cellulare che li ha inchiodati. Ora sono stati fermati ed entro domani saranno interrogati dal gip. E' accaduto a San Cono, piccolo paesino in provincia di Catania. Dalla procura di Caltagirone, che indaga sull'accaduto, fanno sapere che uno dei tre minorenni ha riportato delle gravi lesioni alla testa: per questo è stato ricoverato presso l'ospedale Garibaldi-Nesima di Catania. Gli altri due hanno riportato lesioni di varia entità. Tutti e tre sono ospiti del centro di prima accoglienza per minori alle porte di San Cono.
I motivi che hanno portato all'aggressione non sono ancora stati chiariti ma il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera fa sapere di non escludere nessuna pista, nè le motivazioni razziali nè personali. Si ricercano attualmente i complici dei tre italiani fermati, ovvero coloro che si trovavano alla guida delle vetture con le quali i tre minorenni sono stati bloccati.
TRE I FERMATI: SONO TUTTI RAGAZZI DEL POSTO – I tre fermati per il pestaggio sono due fratelli, Giacomo Severo (classe 1984), Davide Severo (classe 1993) e Antonino Spitale (del 1998). Sono tutti ragazzi del luogo. I carabinieri di Carania fanno sapere che sono stati fermati alle 2 di notte di ieri. A loro carico ci sono le accuse di tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo di armi.
IL VIDEO: URLA, BOTTE E INSULTI – Nel video girato da uno degli aggressori si sentono le urla dei ragazzini, uno dei quali si lamenta per i colpi ricevuti. Uno degli italiani urla 'sei una m…', poi è il caos. In un frame del filmato due aggressori vengono inquadrati oltre al terzo italiano, che riprende tutto: uno ha in una mano una pistola e nell'altra una mazza da baseball. Indossa dei pantaloncini e una t-shirt. Dietro di lui un ragazzo con maglietta rossa e jeans chiari non esita a picchiare con la sua mazza da baseball un ragazzo a terra. Per un attimo poi si vede uno dei minori a terra con la testa sanguinante.
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