I giudici bocciano la decisione della Regione Lombardia
Il Consiglio di Stato boccia la Lombardia sull'eterologa a pagamento, con una sentenza con la quale respinge il ricorso della Regione contro la decisione del Tar. "La determinazione regionale di distinguere la fecondazione omologa da quella eterologa – scrive la corte amnministrativa -, finanziando la prima e ponendo a carico degli assistiti la seconda, non risulta giustificata". La decisione lombarda incide "irragionevolmente" sull'esercizio di un diritto riconosciuto dalla Corte Costituzionale e "realizza una disparità di trattamento lesivo del diritto alla salute delle coppie affette da sterilità o da infertilità assolute".
"Il Consiglio di Stato ristabilisce un criterio di giustizia e bacchetta duramente la Regione che, unica in Italia, aveva applicato una tagliola economica alle coppie che ricorrono alla fecondazione eterologa, chiedendo loro il costo dell'intera prestazione che può arrivare fino a 4.500 euro", commenta Sara Valmaggi, vicepresidente del Consiglio regionale lombardo ed esponente del Pd, "la Lombardia non perda altro tempo e faccia quello che hanno fatto le altre regioni, ovvero individui la quota di compartecipazione e garantisca alle coppie che ne hanno bisogno di poter avere un trattamento equo e corretto".
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