L'indagine che ha portato oggi alla condanna era partita a fine 2013
E' stato condannato a 4 anni di reclusione l'ex sottosegretario dell'allora Pdl Nicola Cosentino per il reato di corruzione nei confronti degli agenti della polizia penitenziaria di Secondigliano. Lo conferma l'avvocato Agostino De Caro, che con Stefano Montone difende l'esponente politico. Il pm della Procura di Napoli Nord aveva chiesto sei anni. "Faremo sicuramente appello – dice al telefono De Caro -Non c'è proprio dubbio, non ho nemmeno bisogno di leggere la sentenza. Secondo noi l'accusa di corruzione è assolutamente infondata. Leggeremo le carte per costruire l'appello ma non abbiamo un attimo di esitazione".
L'indagine per corruzione che ha portato oggi alla condanna di Cosentino era partita a fine 2013 per un giro di presunti favori concessi dall'ex sottosegretario nei confronti dell'agente Umberto Vitale, in cambio della possibilità di ricevere in carcere beni non consentiti come alimenti, capi di abbigliamento e un Ipod per ascoltare la musica, oltre a una serie di visite non consentite. Vitale è già stato condannato a 4 anni e 8 mesi con il rito abbreviato. Nell'inchiesta furono coinvolti anche la moglie di Cosentino, raggiunta da un obbligo di dimora, e un cognato, arrestato. Cosentino, attualmente ai domiciliari, si è presentato stamattina in aula, accompagnato dai due figli.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata