Otto le persone arrestate dalla polizia di Stato
C'è anche il sindaco di Lavagna Giuseppe Sanguineti tra le otto le persone arrestate dalla polizia di Stato di Genova nell'ambito dell'operazione contro il traffico illecito di rifiuti. Tre le persone sottoposte a misure cautelari. Lo riferisce la polizia. Oltre a Sanguineti, tra gli arrestati anche uno dei consiglieri in carica del Comune, che come il primo cittadino era stato eletto in una lista civica nelle consultazioni amministrative del 2014, nonché un ex parlamentare della zona non più svolgente cariche pubbliche, a carico dei quali è contestato il reato di abuso d´ufficio. Tutti sono indagati anche per i reati di voto di scambio e traffico illecito di influenze. Prevista una conferenza stampa alle 10.30 in procura a Genova.
LA CRONACA. Operazione dalle prime ore della mattinata, nella provincia di Genova: numerosi arresti e perquisizioni a carico di soggetti indagati per associazione per delinquere di stampo mafioso, ritenuti appartenenti alla `ndrangheta calabrese ma da anni residenti in Liguria. I soggetti sarebbero attivi nel traffico illecito di rifiuti e di stupefacenti, nell'usura, oltre che nel riciclaggio di denaro di provenienza illecita con la conseguente intestazione fittizia di beni e società. Nel corso delle indagini sono state sequestrate numerose armi da fuoco e munizioni anche ad alto potenziale e da guerra nella disponibilità degli indagati e pronte all´utilizzo.
Nell'ambito dell'operazione antimafia condotta dalla Polizia di Stato di Genova, denominata 'I Conti di Lavagna', sono stati posti sotto sequestro preventivo numerosi beni mobili, immobili,depositi bancari e società commerciali in disponibilità degli associati alla 'ndrina 'Rodà-Casile' di Condofuri (Reggio Calabria), per un valore di circa due milioni di euro. I sigilli sono stati apposti anche al sito di stoccaggio di rifiuti di Lavagna (Genova) gestito dalla famiglia Nucera, i cui componenti sono ritenuti a capo della struttura territoriale di 'ndrangheta operante nel levante ligure.
Gravi le violazioni della normativa ambientale con lo sversamento in discarica di consistenti quantitativi di rifiuti solidi urbani e pericolosi, e la falsificazione della relativa documentazione. Sottoposti a sequestro per accertate irregolarità amministrative ed edilizie anche bar e chioschi di Lavagna gestiti da soggetti vicini agli arrestati.
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