"Mi piacerebbe un fine pena mai per i femminicidi" ha detto a 'Estate in diretta'

"Sara poteva essere salvata se le persone che passavano di lì avessero chiamato il 113, ma non so se si stavano rendendo conto di quello che stava succedendo. Io quello che dico è questo: continueremo a parlare di queste cose sempre se non capiamo che questi femminicidi sono casi diversi". Così durante la puntata odierna di 'Estate in diretta' l'avvocato Giulia Bongiorno, commentando il tragico caso di Sara Di Pietrantonio, la giovane bruciata viva dall'ex fidanzato Vincenzo Paduano, fermato a Roma e reo confesso del delitto.
"Bisogna stabilire che purtroppo alcuni uomini si ritengono superiori alle donne. Non accettano questo genere di soluzione del rapporto (il killer era stato lasciato dalla giovane, ndr). La donna è una preda; per secoli ci sono state leggi come il diritto di onore. Cosa si può fare? – ha concluso – Servono leggi spudoratamente a favore delle donne per arrivare ad un'equiparazione, è un modo di equiparare donna e uomo. Mi piacerebbe un fine pena mai per i femminicidi".

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