Il ginecologo lo avrebbe raccontato nel corso dell'interrogatorio di garanzia

La ragazza spagnola che ha accusato il ginecologo Severino Antinori di averle prelevato degli ovuli contro la sua volontà alcuni mesi fa avrebbe tentato di sedurre lo stesso medico. A raccontarlo sarebbe stato proprio Antinori nel corso dell'interrogatorio di garanzia di venerdì scorso davanti al gip di Roma, Annamaria Fattori, che lo ha ascoltato per rogatoria della magistratura milanese nel carcere di Regina Coeli. Alcuni stralci dell'interrogatorio sono stati letti nel corso di 'Pomeriggio 5'; la trasmissione, come ha riferito Barbara D'Urso, li ha avuti da Carlo Taormina, uno dei due legali di Antinori.

Davanti al gip il ginecologo avrebbe raccontato di avere incontrato la giovane spagnola in un bar di Siviglia. Qui la ragazza si sarebbe fatta offrire da bere e poco dopo si sarebbe presentata nell'hotel in cui soggiornava il medico. "Me la ritrovai in albergo e voleva fare l'amore con me", avrebbe detto il ginecologo al giudice. A gennaio di quest'anno la spagnola avrebbe ricontattato Antinori e, a marzo, avrebbe chiesto allo staff della clinica Matris di poter entrare nel programma di donazione degli ovuli.

La 24enne, quindi, avrebbe iniziato l'iter necessario a questo scopo. Una volta arrivata a Milano, però, "ha iniziato a darsi dei colpi da sola e a graffiarsi – avrebbe detto il ginecologo davanti al giudice – e poi ha chiamato la polizia". La ragazza, ha assicurato il medico,  ha acconsentito a donare il materiale biologico e ha anche sottoscritto di suo pugno il modulo per dare il via libera all'anestesia e all'operazione.

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