Il senatore azzurro era accusato di essersi appropriato di 600mila euro destinati all'allora gruppo del Popolo delle libertà
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, è stato assolto dai giudici del tribunale di Roma dall'accusa di peculato perché "il fatto non sussiste". Secondo quanto contestato dall'accusa, che aveva chiesto due anni e otto mesi prima dell'assoluzione di oggi, Gasparri si sarebbe appropriato di 600mila euro destinati all'allora gruppo del Popolo delle libertà che l'ex ministro avrebbe utilizzato per una polizza vita a lui intestata nel marzo 2012. Quei fondi pubblici erano destinati al funzionamento del gruppo, hanno sostenuto i pm Alberto Pioletti e Giorgio Orano, ma sarebbero stati utilizzati per la sottoscrizione di una polizza a vita a suo nome. Nel 2014 Gasparri, che si è detto sempre innocente, ha restituito al partito i 600mila euro.
"Il processo ha avuto la sua conclusione naturale: l'insussistenza del fatto era nelle cose e il dibattimento ha consentito una verifica puntale e ineludibile. La decisione del tribunale è stata consequenziale", ha commentato Giuseppe Valentino, legale difensore di Maurizio Gasparri, subito dopo la sentenza di assoluzione pronunciata dai giudici della decima sezione penale. "Ringrazio gli avvocati Giuseppe Valentino e Antonio Giambrone che hanno fatto valere, nel corso del processo, la forza della verità. Non ho polemizzato in questi anni di amarezza perché confidavo in un giudizio sereno e obiettivo del tribunale alle cui valutazioni mi sono affidato, né intendo farlo ora". Così Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ha commentato la sentenza di oggi del tribunale di Roma che lo ha assolto dall'accusa di peculato di fondi del gruppo del Popolo delle libertà. "Mi rende piena soddisfazione – ha aggiunto – la sentenza che, in riferimento alle ingiuste accuse rivoltemi, ha stabilito l'insussistenza del fatto. Ringrazio poi tutti coloro che si sono fidati delle mie affermazioni e che hanno evitato gratuite e infondate polemiche. Proseguo ovviamente con ancora maggior forza la mia coerente, trasparente, rigorosa battaglia politica".
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