La conferma in Cassazione per il ghanese che nel 2013 ha ucciso tre persone a picconate

La condanna a 20 anni di carcere per Adam 'Mada' Kabobo, il 34enne ghanese che ne maggio del 2013 ha ucciso tre persone a picconate per le strade di Niguarda a Milano, è diventata definitiva. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, davanti alla quale nei giorni scorsi si doveva tenere l'udienza di discussione, ma la difesa del ghanese ha rinunciato al ricorso e la suprema corte ha stbilito che la condanna è diventata definitiva. Sia in primo che in secondo grado, il Tribunale di Milano non ha accolto la tesi dell'incapacità di intendere e volere di Kabobo al momento delle aggressioni, portata avanti dai suoi difensori Benedetto Ciccarone e Francesca Colasurdo. Una perizia psichiatrica, firmata dallo psichiatra Ambrogio Pennati e dalla criminologa Isabella Merzagora, che aveva riconosciuto un vizio parziale di mente per il ghanese che soffre di "schizofrenia paranoide", ma aveva anche evidenziato che la sua capacità di intendere al momento dei fatti non era "totalmente assente" e quella di volere era "sufficientemente conservata". Il 27 marzo 2015 Kabobo è stato anche condannato in appello ad altri 8 anni di reclusione e 3 di casa di cura per aver aggredito altri due passanti, che si sono salvati. La difesa del ghanese ha presentato ricorso in Cassazione anche contro questo verdetto e l'udienza verrà fissata nei prossimi giorni.

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