Il legale della famiglia invoca verità per la vedova dell'ostaggio ucciso in Libia
"Lo Stato italiano deve una risposta di verità a Rosalba Failla". Così Francesco Caroleo Grimaldi, avvocato della vedova di Salvatore Failla, uno dei due ostaggi uccisi in Libia, intervenendo ad Agorà (RaiTre). "Ancora non è stata data una risposta – ha precisato l'avvocato Grimaldi -: non si sa chi deteneva i nostri connazionali, non si sa se ci sono stati dei passaggi o se c'è stato un effettivamente un intervento dell'Isis. Non si sa in quale modo e da chi sono partiti i colpi che hanno colpito Salvatore Failla. Non si sa neanche se si riuscirà ad evitare l'autopsia, che la signora Failla avverte come un oltraggio". "So che la signora Failla si è sentita con il ministro Gentiloni, che le ha detto che lo Stato si sarebbe mosso per evitare questo sfregio dell'autopsia in Libia – ha concluso l'avvocato della vedova Failla -. Si sta cercando di accelerare il rientro in patria delle salme".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata