Respinta l'acquisizione di una serie di email di Hacking Team

A Bergamo è il giorno dell'esame davanti alla Corte d'Assise di Massimo Bossetti. Il muratore di Mapell, felpa blu e jeans chiari, è apparso calmo e controllato. "Non ho mai conosciuto Yara, nè nessuno dei membri della sua famiglia. Conoscevo solo il signor Gambirasio e solamente di vista. Non ho mai visto Yara", ha detto interrogato dalla pm Letizia Ruggeri.

L'uomo è stato arrestato il 14 giugno 2014 per l'omicidio di Yara Gambirasio, scomparsa da Brembate (Bergamo) il 26 novembre del 2010 mentre faceva ritorno a casa dalla palestra e ritrovata morta in un campo di Chignolo d'Isola esattamente tre mesi dopo, il 26 febbraio 2011. "Il nostro assistito non vede l'ora di parlare", hanno sottolineato i suoi difensori Claudio Salvagni e Paolo Camporini. Nel frattempo la corte presieduta da Antonella Bertoja ha respinto l'acquisizione di una serie di email mandate dall'ad di Hacking Team David Vincenzetti, nelle quali si parlava del ruolo della società e del software di loro produzione Galileo nell'arresto di Bossetti. Le email, pubblicate da Wikileaks dopo essere state trafugate l'estate scorsa insieme ad altri documenti sensibili da alcuni pirati informatici, erano state spedite da Vincenzetti ad alcuni colleghi e investitori nei giorni successivi all'arresto di Bossetti. Quelle missive, però, non sono state acquisite perché, come ha spiegato la presidente Bertoja, "la documentazione presentata non ha alcuna relazione con l'istruttoria orale sin qui svolta e non appare pertinente alla materia qui trattata".

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