L'avvocato di Eleonora e Liz, intervistato da LaPresse, chiarisce la vicenda del ricorso bocciato
"Non c'è nulla di pregiudizievole, anzi con molta probabilità Eleonora e Liz vedranno la sentenza riconosciuta". A parlare con LaPresse e a rimettere a posto il puzzle un po' ingarbugliato, è l'avvocato delle due donne americane sposate negli Usa che chiedono che venga riconosciuta in Italia la sentenza con cui il giudice dell'Oregon diede il via libera all'adozione della figlia naturale di una delle due in favore dell'altra. Per ora, e stando a "uno scarno comunicato stampa- dice Claudio Pezzi- io evinco che tutto potrebbe tornare nella mani del tribunale dei miniori di Bologna e che con molta probabilità si deciderà a favore del riconoscimento".
Secondo il legale "poteva andare molto peggio", ossia che "la Corte avrebbe potuto entrare nel merito del dibattito politico dando anche un'indicazione al Parlamento. Così non è andata, e di questo siamo felici". Per i giudici costituzionali, infatti, "il Tribunale di Bologna ha trattato la decisione straniera come un'ipotesi di adozione da parte di cittadini italiani di un minore straniero (cosiddetta adozione internazionale), mentre si trattava del riconoscimento di una sentenza straniera, pronunciata tra stranieri".
Secondo il legale, insomma, "al di là di quelle che potevano essere le aspettative in relazione ad una pluralità di situazioni il caso riguarda primariamente la signora e la bambina" e dai giudici della Consulta "nulla di pregiudizievole" al riconoscimento della sentenza di adozione è stato deciso. Anche le donne hanno un "atteggiamento positivo", sottolinea il legale. "Ho parlato questa mattina con Eleonora. All'inizio anche lei non sapeva cosa pensare. Il mio messaggio è stato quello di stare tranquilla e positiva con l'auspicio che tra un paio di mesi la questione sarà conclusa positivamente". Ora Eleonora e Liz sono tornare negli Stati Uniti dove si sono sposate e dove un giudice ha disposto l'adozione della figlia biologica di una delle due nei confronti dell'altra.
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