La manifesta di protesta contro il ddl Cirinnà

Le unioni civili alla prova della piazza. Domani va in scena il Family Day. Intorno a mezzogiorno, al Circo Massimo a Roma, inizieranno a confluire i manifestanti che lottano "per salvare i valori e i diritti dei bambini". Dopo l'importante endorsement del capo dei vescovi italiani, Angelo Bagnasco, ora gli organizzatori azzardano cifre e parlano di "un milione". Massimo Gandolfini, il medico portavoce del comitato 'Difendiamo i nostri figli' che ha organizzato la manifestazione capitolina sottolinea: "Il ddl Cirinnà va riscritto, perché i figli adottati, che già hanno l'enorme piaga dell'abbandono da parte dei genitori biologici, vedono garantito nell'adozione il loro diritto ad avere un padre e una madre. Ma se entrano in una situazione di omogenitorialità, mancherà loro un genitore". Tra i nodi principali contenuti nel disegno di legge c'è, appunto, l'estensione alle coppie omosessuali della possibilità di accedere alla cosiddetta "stepchild adoption" (l'adozione del figliastro, ovverol'adozione del figlio biologico o adottivo di uno dei due partnerda parte dell'altro, che di fatto diventa il secondo genitore).

 

CHIESE IN PIAZZA. Alla vigilia dell'evento, nonostante l'impronta laica voluta dagli organizzatori, è comunque arrivata la 'benedizione' di Angelo Bagnasco che ha definito la manifestazione "condivisibile" e dalle finalità "assolutamentenecessarie", mentre il Papa ha ricordato che "non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ognialtro tipo di unione". In piazza sono attese, però, anche diverse realtà laiche (Unione dei Giuristi cattolici, gruppilocali di scout, Forum delle Famiglie) e rappresentanti diconfessioni religiose non cattoliche (Alleanza evangelicaitaliana, la più grande associazione di Chiese evangeliche italiane, la Chiesa ortodossa italiana, alcuni imam musulmani).

 

POLITICI. Molti i politici che hanno annunciato la loro presenza. Mentreáil presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha lasciato libertà di coscienza sul voto, per il governo ci sarà il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, Angelino Alfano eá Beatrice Lorenzin si sono detti d'accordo ma non andranno per opportunità politica. Per le opposizioni ci saranno: Maurizio Gasparri, Renato Brunetta, Luigi Pagano e Gaetano Quagliariello. Presenti anche anche Maurizio Lupi e Maurizio Lupi mentre per il Pd Giuseppe Fioroni. Il leader della Lega Matteo Salvini, non ci sarà "perché sono divorziato". Ci sarà invece il governatore della Lombardia, Roberto Maroni.

 

ORGANIZZAZIONE. Al Circo Massimo sarà allestito un palco dal lato della Bocca della Verità con tre maxi schermi. L'accesso è consentitodalle 12, l'inizio è previsto per le 14 con l'esecuzionedell'Inno nazionale. Concluderà l'evento, per le 16, l'intervento di Gandolfini. Dalle 12 a fine esigenzela fermata Circo Massimo della metro B sarà chiusa.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata