Roma, 23 dic. (LaPresse) – E’ finito in carcere Pietro Labate, ritenuto esponente di vertice dell’omonima cosca della ‘Ndragheta. La procura della Repubblica di Reggio Calabria lo accusa di aver ripetutamente minacciato una testimone di un importante processo in corso nei confronti di esponenti di vertice della cosca. Nel corso delle indagini, sarebbe emersa da parte di Labate “una subdola e implicita attività intimidatoria, con modalità e per finalità mafiose, nei confronti della testimone volta a condizionare quest’ultima a rendere, nel processo in corso di celebrazione, dichiarazioni false ovvero reticenti”. Labate avrebbe adottato modalità allusive, ma estremamente efficaci con cui minacciare la testimone, secondo una modalità tipica dei soggetti la cui storia e fama criminale rendono sufficiente l’evocazione del proprio nome per raggiungere lo scopo intimidatorio. Labate da ieri è detenuto presso la casa circondariale G. Panzera di Reggio Calabria.

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